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Antonio Baldelli (Fratelli d’Italia), “privatizzazione della sanità: Ceriscioli si dimetta”

Antonio Baldelli

Il segretario provinciale di Fratelli d’Italia Antonio Baldelli replica duramente alle dichiarazioni del presidente Ceriscioli che ha recentemente affermato d’avere aumentato, nell’Area vasta 1, i posti letto per acuti e post acuzie. “Presidente Ceriscioli, lei con la sua giunta regionale e i suoi amici locali avete distrutto la sanità pubblica nella provincia di Pesaro e Urbino; avete chiuso gli ospedali di Cagli e Sassocorvaro che ora affidate ai privati; avete chiuso anche quello di Fossombrone; state smantellando gli ospedali di Fano, Pergola e Urbino. In tal modo avete di fatto spalancato le porte alla privatizzazione della sanità e agli interessi delle società che la gestiscono. Ma avete persino instillato nei cittadini della provincia un profondo senso di sfiducia nei confronti della sanità pubblica. Cittadini che devono fare i conti con liste d’attesa infinite e con l’impossibilità di avere cure ospedaliere pronte ed efficaci, tanto da dover fuggire oltre regione per curarsi. A tal punto ci chiediamo: ciò è frutto solo della vostra incapacità amministrativa o d’una volontà politica?”. L’esponente del partito di Giorgia Meloni prosegue: “Presidente, crede che i cittadini abbiamo l’anello al naso quando racconta loro di aver incrementato di 80 unità i posti letto per acuti, peraltro confondendoli, in un unico calderone, assieme a quelli per le post acuzie? Con quale coraggio va affermando d’avere aumentato i posti letto dei nostri ospedali, dopo che in questi ultimi anni la sua giunta li ha decimati? Ma, soprattutto, quanti posti letto la sua maggioranza a targa Pd “regalerà”

Antonio Baldelli, segretario provinciale Fratelli d’Italia

ancora alla sanità privata, dopo averli sottratti a quella pubblica e consentito alle società che gestiscono la sanità privata di sfruttare, oggi, gli ospedali di Cagli e Sassocorvaro e, in un prossimo futuro, magari anche altri. Strutture che rappresentano il patrimonio più prezioso delle nostre comunità locali e che lei sta invece distogliendo dalla loro destinazione pubblica e sociale, per lasciarle ai profitti di qualche società per azioni. Siete la peggior giunta che le Marche abbiano mai avuto dal 1970, anno di istituzione delle regioni, ad oggi! Lo siete per il vostro immobilismo e la vostra incapacità amministrativa: in quasi 3 anni di governo regionale non avete combinato un bel nulla, ma siete riusciti a chiudere i nostri ospedali, pregiudicando il diritto alla salute dei cittadini. Anche per questo la invitiamo a dimettersi, per fare posto a qualcuno che, tutti lo speriamo, avrà più a cuore di lei gli interessi degli abitanti della Provincia di Pesaro e Urbino, dalla quale lei proviene! Nel formulare la richiesta di dimissioni abbiamo tenuto conto anche di come lei e il suo partito, dopo oltre un anno, non abbiate mantenuto nemmeno una delle roboanti promesse fatte ai nostri fratelli terremotati subito dopo il sisma e in occasione del referendum costituzionale dello scorso inverno”.


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