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Fermignano, Emanuele Feduzi e Fiorella Paolini scrivono al ministro Spadafora

In questi lunghi giorni noi Sindaci ci troviamo a combattere contro uno sconosciuto che abbiamo imparato a chiamare Covid-19 quando ha bussato alle porte delle nostre città e siamo stati costretti ad aprirgli la porta.

Per anni abbiamo lavorato allo sviluppo delle nostre città garantendo nuove opportunità ai nostri cittadini, offerto maggiori servizi per evitare lo spopolamento delle aree interne, ma questo virus purtroppo  ha scompensato completamente le nostre vite lavorative e sociali e a questo non eravamo preparati. 

Noi Sindaci dovremo essere il vero motore di ripartenza delle nostre città, dovremmo impiegare la nostra energia, la nostra fantasia, la nostra concretezza, le nostre forze per far ripartire i territori ma non potremmo di certo farlo da soli. Al nostro fianco abbiamo bisogno, e sono certo che non si tireranno indietro, delle associazioni sportive  per permettere alla socialità di ripartire e con essa la voglia di stare insieme e di incontrarsi.

Parlare di sport ora, in piena emergenza, è difficile ma dobbiamo farlo per pensare al futuro, a quando ritorneremo ad una vita normale. Lo dobbiamo ai bambini, ragazzi, adulti, genitori, nonni e allenatori che in questi anni si sono impegnati nello sport come valore e palestra di vita.

Come ha già fatto la mia collega Valeria Mancinelli (Sindaco di Ancona), gentile Ministro Spadafora, Le scrivo per informarLa dei tanti problemi finanziari che questa situazione sta creando alle associazioni sportive di Fermignano.

I nostri territori sono formati da tante piccolissime Associazioni Sportive Dilettantistiche, dove i volontari, sacrificando il loro tempo libero, le loro famiglie, i loro figli, si impegnano ad aiutare a realizzare i sogni sportivi di tanti piccoli giovani, sogni che rischiano di essere infranti in quanto le piccole associazioni rischiano di non riuscire più a gestire le spese quotidiane che si trovano comunque a dover sostenere nonostante le strutture chiuse.

E’ arrivato il momento di stare vicino, il più che si può, a queste associazioni che con difficoltà ma sempre rispetto insegnano alle atlete e agli atleti il rispetto delle regole, il sacrificio per raggiungere un obiettivo, in uno slogan che mi piace spesso dire “creare i cittadini di domani”.

Associandomi all’accorato appello della collega Mancinelli di defiscalizzare le sponsorizzazioni e dei contributi che sostengono lo sport, propongo anche la possibilità di congelare per almeno 18 mesi i mutui o finanziamenti che le ASD hanno contratto per investire nelle strutture sportive.

Ma le problematiche non termineranno con la fine di questa emergenza: le famiglie potranno trovarsi in difficoltà economiche tali da non poter iscrivere nuovamente i figli alle attività sportive. 

Una proposta  potrebbe essere l’aumento della percentuale di detrazione per le iscrizioni a corsi sportivi in modo tale da essere concretamente vicino alle famiglie.

Un’ulteriore proposta potrebbe essere l’esenzione a livello nazionale del pagamento della TARI per i mesi di forzata chiusura degli impianti sportivi. Pur essendo una tariffa comunale, i nostri enti, che da anni hanno difficoltà nel reperimento delle risorse, non hanno la capacità di fare un’esenzione per un lungo periodo come quello che si sta determinando, in quanto inciderebbero in maniera pesante nei Piani Economici Finanziari, e si ripercuoterebbe nei cittadini, chiediamo quindi un intervento statale per sanare questa situazione e per avviare con i gestori o con gli enti preposti una rimodulazione in tal senso.

Come Sindaco, confido nelle capacità della Presidenza del Consiglio, di ANCI e CONI nel poter cercare di trovare una soluzione anche in questo ambito, altrimenti non appena avremo una ripartenza ci troveremo davanti ad altri ostacoli e ci troveremo tante società in difficoltà.

“Far vincere una squadra non è questione di quanto grande sia il giocatore, o i giocatori. Devono tutti essere disposti a sacrificarsi e a dare qualcosa di se stessi, pur di diventare campioni.” (Jackson)

Tutti insieme: Sindaci, dirigenti sportivi, Presidenza del Consiglio, dovremo contribuire attraverso un lavoro di squadra a far ripartire con il piede migliore le attività sportive, lavorando in squadra, coesi , con l’obiettivo di riportare l’attività sportiva come uno degli inneschi per la ripartenza e come base per creare cittadini migliori.


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