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PROSTITUZIONE CINESE: RECUPERATI 300.000 EURO DI ILLECITI

DOPO L’ARRESTO DI UNA PROSTITUTA CINESE E LA CHIUSURA DI UNA CASA DI TOLLERANZA, LA GUARDIA DI FINANZA DI PESARO RICOSTRUISCE IL GIRO D’AFFARI E RECUPERA A TASSAZIONE OLTRE 300.000 EURO DI RICAVI ILLECITI. CLIENTI  PENSIONATI ROVINATI DAL VIZIO.

 

 

Al termine di prolungate indagini, la Compagnia della Guardia di Finanza di Pesaro è riuscita a porre fine a un lucroso e squallido giro di prostituzione, gestito da una maîtresse cinese con la collaborazione di altre sue connazionali.

I militari delle Fiamme Gialle, attraverso appostamenti, escussione di svariati clienti/testimoni e attivazione di indagini tecniche, sono riusciti a trarre in arresto la tenutaria asiatica della casa di tolleranza, che riusciva a far giungere a Pesaro, da Milano, molte sue giovani concittadine, per avviarle alla prostituzione in loco.

La responsabile è stata condannata a 1 anno e 6 mesi di reclusione per aver gestito una casa di appuntamento a sfondo sessuale e sfruttamento della prostituzione.

I Finanzieri, successivamente, attraverso un meticoloso lavoro, sono riusciti a ricostruire l’illecito giro d’affari, recuperando a tassazione oltre 300.000 euro di ricavi, segnalati all’Amministrazione Finanziaria, come “redditi diversi”.

Circostanza amara, emersa nel corso degli accertamenti, è la rovina finanziaria di alcuni pensionati che dilapidavano  gran parte dei loro guadagni nel vizio. Guardia di Finanza


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