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OPERAZIONE CAMALEONTE: SCOPERTA LA BANDA DEL FURTO

In data 04 ottobre 2013, gli investigatori della Squadra Mobile di Pesaro, coordinati dal Dirigente dr. Stefano Seretti, nell’abito delle attività della Questura di Pesaro e Urbino, finalizzate alla tutela delle cc.dd. “fasce deboli”, particolarmente esposte agli attacchi della microcriminalità, hanno posto in stato di fermo A.N., cittadino italiano di anni 32, di origine pugliese, residente a Rimini e denunciato in stato di libertà P.N., 49enne, anch’egli di origine pugliese e proveniente da Rimini, già noti alla Forze dell’Ordine e ritenuti essere gli autori di una serie di furti con destrezza in danno di persone anziane. I predetti in due differenti occasioni, nei decorsi mesi di maggio e settembre, avevano agito a Pesaro. In tali circostanze, individuate le vittime, le avevano seguite sin dentro gli istituti bancari, assistendo al prelievo delle somme, nel primo caso 1.300 euro corrispondenti alla pensione e nel secondo 8.000 euro, ritirati per far fronte ad esigenze di casa. Quindi, all’uscita, le avevano avvicinate con un espediente, borseggiandole del denaro. L’attività di indagine, esperita anche con l’apporto della Polizia Scientifica di Pesaro, consentiva di risalire alle loro identità. Nella mattina del 4 ottobre i due uomini, oggetto di un’attività di pedinamento, venivano visti dai Poliziotti appostarsi nei pressi di un istituto bancario di questo Centro storico, in attesa di consumare un ulteriore colpo ai danni di un’anziana donna. Nella circostanza gli Agenti intervenivano bloccandoli, prima che potessero pericolosamente avvicinarsi alla vittima prescelta. Emergeva che gli stessi, specializzati in tale tipologia di reati, erano soliti consumare furti seriali (colpendo anche 3 o 4 volte nella stessa giornata) in questa ed in altre zone limitrofe. Vari e particolarmente insidiosi gli espedienti utilizzati per realizzare i furti. I predetti, infatti, dopo aver seguito la vittima all’interno della banca per assicurasi dell’avvenuto prelievo e per verificare dove la somma era stata riposta (ad esempio all’interno di una borsa, in tasca, in un borsello etc.), la pedinavano per lunghi tratti, a volte addirittura sino a casa. Quindi, atteso il momento propizio, l’avvicinavano e con destrezza le sfilavano il denaro, creando un diversivo come un urto casuale o fingendosi operatori di una società per la fornitura di gas per accedere nell’abitazione dell’anziano, indossando tanto di tenuta da operaio, oppure presentandosi come dipendenti di una agenzia immobiliare interessata da acquistare appartamenti proprio in quello stabile. In alcuni casi, utilizzando del colorante o della cioccolata liquida, macchiavano di nascosto gli abiti della vittima e successivamente, spacciandosi per solerti passanti, la toccavano asserendo di volerla aiutare a ripulirsi, sottraendole così il portafogli o la busta contenente le banconote. A tale riguardo sono in corso accertamenti finalizzati a verificare il loro coinvolgimento in simili episodi criminosi, alcuni dei quali verificatisi anche nella città di Fano. Si invitano, pertanto, le persone che dovessero aver notato particolari riconducibili agli episodi in argomento, a contattare la Squadra Mobile di Pesaro ed a riferire ogni particolare, all’apparenza per loro anche insignificante, del quale dovessero essere a conoscenza.


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