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13 DICEMBRE 2014: SCATTA L’OBBLIGO DI INDICARE GLI ALLERGENI CONTENUTI NEI PRODOTTI VENDUTI

Esempio di etichetta tradizionale

Latte, Uova, crostacei, arachidi, soia e cereali contenenti glutine. Cos’hanno in comune tutti questi prodotti? Possono provocare allergie o intolleranze. È bene dunque che chi ordina un primo o un dolce, acquista un panino o una brioche sappia se in esso sono contenuti allergeni o meno.

Per questo motivo il nuovo regolamento Ue impone dal prossimo 13 dicembre l’obbligo di indicare gli allergeni contenuti negli alimenti somministrati o venduti per asporto. Una rivoluzione per i baristi, ristoratori, panifici, gastronomie che di fronte alla novità hanno reagito con una certa preoccupazione.  Invece la Confcommercio provinciale  vuol lanciare “un segnale distensivo”. E lo ha fatto in occasione del seminario sull’Etichettatura  tenutosi presso la sede provinciale il 18 novembre scorso.
Dopo l’introduzione del Segretario Fipe Marco Arzeni, si è entrati nel vivo del seminario con l’intervento della dott.ssa Alessia Bramucci Andreani, referente del Centro Antinfortunistico Andreani che ha parlato della nuova normativa e ha illustrato le modalità di comunicazione degli allergeni alla clientela.

Questa norma non deve spaventarci – dice il Segretario Arzeni  -. Si tratta di una novità importante ed è certo che soprattutto all’inizio, con i mille dubbi che sono scaturiti dal Seminario stesso, si dovranno superare alcune difficoltà. Ma intendiamo rispettare  il regolamento innanzitutto a tutela della nostra clientela che come sempre è il nostro bene più prezioso, ma cercando anche quella dovuta semplificazione tesa a salvaguardare il nostro saper fare  che ci  consenta di lavorare in assoluta tranquillità ”.     In concreto, l’indicazione degli allergeni si allarga dai prodotti preconfezionati a ciò che è somministrato o venduto sfuso. I ristoratori, ad esempio, dovranno limitarsi ad indicare nel menu l’eventuale presenza di allergeni all’interno dei prodotti proposti. Insomma, “il consumatore deve esser messo in grado di valutare serenamente i cibi da comprare”. E in questoConfcommercio senso, sottolinea Arzeni, “Fipe-Confcommercio  sempre in prima fila nel garantire ai propri clienti una scelta tranquilla e consapevole  ha previsto,  nel proprio Manuale di corretta prassi operativa validato dal Ministero della salute, una modalità semplificativa di comunicazione degli allergeni in relazione ai piatti contenuti nel menu.

 

 

 


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