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Musei Civici Pesaro, inaugura BIANCO dalle stanze segrete al candore della luce

L'apertura sabato 20 dicembre alle 18, la nuova mostra di Palazzo Mosca che segna le feste di Natale ai musei. Seguendo il colore simbolo di purezza e spiritualità, opere diverse per materia, tecnica, funzione e forma emergono dai depositi per dialogare tra loro e suggerire nuove interessanti proposte di lettura.

E’ il bianco l’elemento che connota la prima mostra tematica di valorizzazione del
patrimonio civico. Sabato 20 dicembre alle 18, inaugura, infatti, a Palazzo
Mosca un’esposizione dove il colore simbolo di purezza e perfezione collega tra
loro più di 200 opere diverse per materia, tecnica, funzione, forma, periodo,
ambito culturale e collezione; opere in gran parte provenienti dai depositi e
dunque restituite alla ‘preziosa’ luce della pubblica fruizione. Promosso dal
Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo, l’evento è a
cura di Alessandro Marchi della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed
Etnoantropologici delle Marche e Benedetta Montevecchi con il contributo dimanifesto 70x100cm_mostra con adesivo temporary
Francesca Banini ed Erika Terenzi dello staff scientifico dei Musei Civici.
Un affascinante percorso espositivo che passa dal candore del marmo e
dell’alabastro, all’iridiscenza della madreperla, al bianco tipico della porcellana,
all’eleganza di pizzi e merletti, fino alla raffinatezza assoluta di manufatti in avorio.
‘Una mostra’ – sottolinea Daniele Vimini, Assessore alla Bellezza del Comune –
‘che sarà un piacere per gli occhi dei visitatori di tutte le età e un nuovo piacevole
motivo per frequentare i Musei Civici. Un appuntamento che testimonia come la
città non si ferma d’inverno, stagione che mai come quest’anno si fa ‘scaldare’ dalla
cultura.’
L’esposizione si articola in tre sezioni: Terraglie Porcellane Tessuti, Marmi
Alabastri Gessi, Avori Madreperle. La prima sala accoglie tessuti ricamati e
oggetti da cucito in avorio, eleganti porcellane e terraglie pesaresi dell’Ottocento;
tra queste gruppi plastici di soggetto profano, oggetti d’uso comune e di culto,
stoviglie da mensa. Nella seconda si trovano sculture in marmo ed alabastro del
Sette e Ottocento, quasi tutte d’arredo e all’antica, come imponevano l’etichetta e le
mode dei nobili dell’epoca: busti di imperatori romani, profili aristocratici,
mitologici e tondi devozionali a sfondo religioso. Nell’ultima sala sono presenti
manufatti provenienti dai laboratori dediti alla lavorazione della madreperla
promossi dai Francescani di Terra Santa fin dal Seicento, oggetti devozionali e stipi
intarsiati in avorio. In mostra anche alcuni ritratti e vedute che raffigurano le opere
esposte; così l’abbigliamento di personaggi d’alto lignaggio con colletti ornati da
trine richiama analoghi manufatti tessili, l’allegoria della scultura introduce alla
sezione dei marmi e i dipinti con capricci architettonici sono accostati a modelli di
tempietti marmorei, in origine eleganti centrotavola che sovrastavano le tavole
principesche tra Sei e Ottocento.
Alla base di tutto il bianco, colore che in Occidente si è caricato di implicazioni
simboliche diverse e che, a partire dall’età moderna e in particolare nell’estetica
neoclassica, viene adottato per esprimere ideali di perfezione formale; è lo storico
dell’arte Johann Joachim Winckelmann nei suoi Pensieri sull’imitazione delle
opere greche nella pittura e nella scultura (1755) che consacra definitivamente il
mito del bianco elevando i candidi capolavori della statuaria greca a modelli di
bellezza ideale.
Ed è proprio per indagare il concetto del bianco a 360° e non solo attraverso il
senso della vista, che l’inaugurazione sarà arricchita da un evento molto speciale, realizzato in collaborazione con il Conservatorio di Musica G. Rossini: ‘Il
rumore bianco in Musica’, a cura di Eugenio Giordani e David Monacchi. Una
breve performance degli insegnanti di musica elettronica offrirà la possibilità di
conoscere il ‘rumore bianco’ – particolare tipo di rumore connotato dall’assenza di
periodicità e da ampiezza costante su tutto lo spettro di frequenze – e alcuni aspetti
della sua applicazione in musica. Il percorso espositivo, fra l’altro, mette a
disposizione del pubblico una cuffia che consente di ‘ascoltare il bianco’ mentre se
ne ammirano le valenze cromatiche negli oggetti allestiti.
BIANCO Dalle stanze segrete al candore della luce
20 dicembre 2014 -31 maggio 2015


Musei Civici di Palazzo Mosca, piazza Toschi Mosca 29
inaugurazione sabato 20 dicembre ore 18
(ingresso riservato ai possessori della card Pesaro Cult)
orario
21 dicembre 2014 – 6 gennaio 2015 tutti i giorni 10-13 / 15.30-18.30
dal 7 gennaio martedì – giovedì 10-13; venerdì – domenica e festivi 10–13 /
15.30–18.30
chiuso 25 dicembre e 1 gennaio
biglietto unico Pesaro Musei
intero € 9 (include la mostra, le collezioni permanenti dei Musei Civici, Casa
Rossini)
ridotto € 7,50 (gruppi minimo 20 persone; over 65; soci FAI, Touring Club, Coop
Adriatica, Italia Nostra);
€ 5 possessori Card Pesaro Cult (la card Pesaro Cult ha validità annuale e si
acquista al prezzo di € 3 presso la biglitteria dei Musei Civici
ingresso libero fino 19 anni
domenica 21 dicembre, terza domenica del mese, ingresso libero per i
possessori della card Pesaro Cult
Info 0721 387541 biglietteria Palazzo Mosca negli orari di apertura dei musei
www.pesaromusei.it; [email protected], www.pesarocultura.it

Musei Civici Pesaro


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