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Sole assicurato, Ricci: «Carta in più da giocare: accendiamo i riflettori sulla città»

Un momento della presentazione dell'accrodo

Il claim? Concepito in versione double face. Sia nel lato grafico – locandine divise a metà: a sinistra un ombrello flagellato dalla pioggia; a destra un ombrellone sotto il solleone – sia nello slogan, che girerà in italiano e inglese. Lo sostanza ricalca il messaggio del sindaco, già esternato a partire dallo scorso ottobre, quando agli stati generali del turismo lanciò l’idea. Ovvero: «A Pesaro il sole è assicurato. Non guardare il meteo, qui non piove mai!». Ora c’è anche la firma Comune-Apa, a suggellare l’ufficialità dell’accordo per quella che Matteo Ricci definisce «una grande operazione di marketing territoriale. Il territorio vuole investire sempre più sul turismo. Ribadendo la sua dimensione balneare».

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La genesi. L’origine è nell’estate 2014: «Una delle peggiori di sempre, dal punto di vista meteorologico. Ci siamo inventati l’allungamento della stagione: già con quello abbiamo acceso i riflettori, in termini di curiosità. Ricadute economiche? Difficile quantificarle. Ma la classifica di Google Trend attesta che siamo stati la città italiana che da un anno all’altro ha registrato lo scatto maggiore, in termini di tendenza, come località turistica». Il punto, va avanti il sindaco, era dare continuità alla strategia, «in modo da tenere alta l’attenzione. Abbiamo puntato sull’abbinamento turismo balneare- meteo: ora abbiamo una carta in più da giocare rispetto alle altre località, in termini di competitività». Insiste sul marketing della città, Matteo Ricci, affiancato dal vicesindaco Daniele Vimini. E snocciola: «Partiamo con manifesti e campagna web ad hoc, che sfrutterà anche il circuito Rcs (Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport, ndr). Ovviamente non tralasceremo facebook, instagram e social network».
L’accordo. Sul meccanismo: «C’è voluto tempo per costruire il sistema: cercavamo una proposta credibile ma non troppo rischiosa per gli albergatori. Alla fine ci siamo riusciti». In sostanza, se dal primo luglio al 31 agosto, su soggiorni di almeno sette giorni prenotati con almeno dieci giorni di anticipo, ci saranno tre giorni consecutivi di pioggia (precipitazioni superiori a tre millimetri, cadute tra le 10 e le 16 per ogni giornata, ndr), «il cliente riceverà il rimborso di un weekend gratuito (due giornate di soggiorno, ndr), da utilizzare a settembre 2015 oppure nei mesi di maggio, giugno o settembre 2016. Ci credo molto – evidenzia Ricci –, non sul fatto che queste iniziative, in sé e per sé portino turisti. Non è questa l’aspettativa: il punto è mettere in moto continuamente la curiosità verso di noi. Mi dicono: ‘Ricci fa i cartelli, fa il sole assicurato, allunga la stagione. Basterà per fare venire i turisti?’. Non lo so. Ma se non facciamo così, di sicuro i turisti non verranno. Nove su dieci, dopo la vacanza, parlano bene della città. Il nodo è farli arrivare qui. Ringraziamo Apa per la disponibilità e Unipol, sponsor dell’iniziativa». Nell’operazione il Comune mette sul piatto «15mila euro: risorse della tassa di soggiorno. Che devono essere investite in accoglienza e promozione turistica. Rientriamo esattamente nella finalità». Poi c’è Unipol, «sponsor privato, che aggiunge 10mila euro. Li destiniamo alla comunicazione». La collaborazione tra Comune a Apa prevede quindi «15mila euro a salvaguardia della convenzione, in caso di pioggia. Gli albergatori, se scatterà il rimborso, faranno la loro parte. E daranno al cliente un buono in termini promozionali. Un accordo che si regge». Sull’osservazione che le condizioni del rimborso non si

Un momento della presentazione dell'accrodo

Un momento della presentazione dell’accrodo

verificheranno mai: «Lo speriamo ma non è così – osserva il sindaco -. Lo scorso anno, ad esempio, in base ai dati che abbiamo (la stima sarà fatta dall’Osservatorio Valerio, ndr) il rimborso sarebbe scattato alla grande. Anche in più mesi». Ancora: «Sarò anche coinvolto ma la gente che c’era a Pesaro in questo weekend raramente si è vista negli ultimi 40 anni. Merito, certamente, degli eventi: Mostra del Cinema, Grand Festival, Trofeo Marollo, Ginnastica in Festa, Street Food. Vuol dire che c’è tanto da fare ma siamo sulla strada giusta». Conferma il paradigma: «Puntiamo sulla musica per il turismo culturale, sulla bicicletta per il turismo familiare. Ma anche su San Bartolo e ‘Terra dei motori’, da costruire anche uscendo dai confini pesaresi. Perché con Rimini si può collaborare su alcuni temi: lo abbiamo visto per la Notte Rosa. A luglio, inoltre, abbiamo definito un’ampia offerta di eventi culturali, partendo da Popsophia. Un motivo in più per venire qui».
Albergatori. Nota Fabrizio Oliva, presidente Apa, che «la città ha bisogno di essere maggiormente conosciuta. Sulla stagione climatica pura ancora abbiamo difficoltà, l’inizio di stagione è stato basso, così come a Rimini. C’è un calo del turismo legato alla terza età: la media dell’occupazione alberghiera non superava il 50 per cento, in molti casi, nelle prime due settimane di giugno. Gli eventi? Aiutano. Così come iniziative come il sole assicurato. E’ positiva, ci dà visibilità a livello nazionale, potremo dire che da noi c’è anche il mare». Sui numeri: «Ad oggi 35 strutture alberghiere hanno aderito: si tratta del 66 per cento. Altri ancora aderiranno più avanti, per i ritardi della burocrazia. Abbiamo chiesto agli albergatori di aggiornare la ‘cartella notizie’ dedicata ai clienti: predisporremo un regolamento formato locandina, da esibire nella hall degli alberghi». Strada giusta anche per il vicepresidente Apa, Alessandro Tomassini: «C’è spirito di collaborazione. Lancio l’idea per aprire un noleggio bici, anche elettriche, su viale Trieste. Sarebbe utile per valorizzare ciclabili e San Bartolo».


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