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Fusione Pesaro-Mobaroccio, Delle Noci: «Sicuri dello sblocco del patto: avanti tutta»

Antonello dalle Noci

«Noi ci muoviamo nel solco delle leggi. E in base alle normative attuali e in vigore, abbiamo la certezza di essere dentro il regime di esenzione dal patto di stabilità». Così parla l’assessore Antonello Delle Noci, che non si scompone e ribadisce il paradigma: «Avanti tutta sulla fusione Pesaro-Mombaroccio». Il motivo del nuovo inciso, sul tema, dell’assessore, risiede nel parere del ministero degli Interni in merito alla fusione San Fermo-Cavallasca, nel Comasco («si ritiene che alla fattispecie della fusione per incorporazione non si applichi l’esenzione dal rispetto delle regole del patto, non nascerà un nuovo Comune», ndr) «a cui alcune forze politiche – nota Delle Noci – contrarie alla fusione Pesaro-Mombaroccio, stanno dando cassa di risonanza in queste ore. Ma noi siamo assolutamente sereni: loro vogliono riempire i tribunali di carte, le amministrazioni di Pesaro e Mombaroccio, invece, vogliono riempire le buche. Utilizzando le risorse disponibili ma ora bloccate dal patto, per dare ai cittadini le risposte che meritano». Insomma la questione, secondo l’assessore, va letta esclusivamente dentro il quadro normativo di riferimento: «In primis la riforma Delrio (legge 190, 23 dicembre 2014), che fissa come volontà del legislatore le fusioni per

Antonello dalle Noci

Antonello dalle Noci

incorporazione, proprio per velocizzare il processo di innovazione amministrativa e di riduzione degli enti locali». C’è poi l’altro tassello, ovvero la normativa regionale del 1995 (legge numero 10 del 16 gennaio): «E’ altrettanto chiara – commenta Delle Noci –. Il Comune, in seguito alla procedura di fusione per incorporazione, è istituito con legge regionale che ne modifica le circoscrizioni e ne stabilisce la decorrenza giuridica. I margini, quindi, sono definiti anche dalla Regione». L’ulteriore riprova è la voce dell’Anci nazionale, che tramite nota precisa che «fusione e fusione per incorporazione danno luogo all’istituzione di un Comune», con annessi noti benefici. Delle Noci, per Pesaro-Mombaroccio, li riassume così: «Premialità riconosciuta per legge relativa al 20 per cento dei trasferimenti, pari a un milione e mezzo per 10 anni, per un totale di 15 milioni. Più risparmi di 500mila euro all’anno, che fanno altri 5 milioni spalmati in ottica decennale. E soprattutto 30 milioni di investimenti da liberare sul patto, in spesa corrente, a beneficio dei servizi». Sul parere del ministero: «E’ evidente che il governo dovrà entrare nel merito, per il futuro, sulle premialità delle fusioni per incorporazione. Ma ad oggi le delibere già approvati dai due consigli comunali e dalla giunta regionale (in giornata, ndr), la legge regionale esistente e la legge Delrio garantiscono assoluta certezza sulla premialità dell’operazione».


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