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URBANIA:MORTO LO STORICO CUSTODE DELLE MUMMIE. GIUSEPPE DUCCI AVEVA 79 ANNI

Con Giuseppe Ducci, 79 anni, se ne va una parte della storia marchigiana

Giuseppe Ducci, all'interno del Museo delle Mummie

Si è spento Giuseppe Ducci, il celebre custode delle mummie di Urbania. Aveva 79 anni e da tempo si era ritirato a vita privata.
Una vita, la sua, spesa a salvaguardare, custodire e promuovere le famose mummie racchiuse nella cripta

Una parte del museo delle Mummie nelle chiesa dei Morti a Urbania

Una parte del museo delle Mummie nelle chiesa dei Morti a Urbania

della Chiesa dei Morti. È stato il loro angelo custode, conoscitore di tutti i loro segreti. Il cicerone dei diciotto corpi mummificati per 50 anni, ma nel contempo anche il narratore magico. Con le sue parole, le tante storie e aneddoti ha incantato negli anni le migliaia di turisti che si sono recati in pellegrinaggio al cimitero delle mummie di Urbania.
Se ad Urbania si chiedeva di Giuseppe Ducci, in pochi sapevano indicare o dare una risposta di chi fosse. Qui tutti, da sempre, lo chiamavano “Matuchek”: come un antico egizio. Un soprannome datogli, forse, per ricordare un saggio sacerdote egiziano che aveva il compito di trattare e dunque mummificare i corpi.
Per la popolazione locale era il “capo”, il segretario, il “Re” delle mummie. Colui che le ha salvate da un possibile ritorno alla “polvere”. Infatti Ducci si è sempre speso con grande passione per tutelare le “sue” mummie. Negli anni ha raccolto fondi insieme a tanti urbaniesi e seguito i lavori di ristrutturazione della cripta e messa in sicurezza dei corpi mummificati. Operazione avvenuta negli anni ’80, grazie anche alla sensibilità dei tanti cittadini, amministratori e clero che lo hanno sostenuto.

Un’intervista a Giuseppe Ducci andata in onda su Rai Uno


Con la sua dipartita se ne va un pezzo di storia locale, ma anche delle Marche (visto il grande richiamo delle mummie). Un volto, una figura emblematica di un tempo e di uno spaccato sociale e “folclorico”. Come non riconoscere a “Matuscek” il ruolo di personaggio massmediatico. Il suo viso era associato alle mummie e a

Giuseppe Ducci, all'interno del Museo delle Mummie

Giuseppe Ducci, all’interno del Museo delle Mummie

Urbania, grazie ai numerosi articoli, servizi, reportage e documentari realizzati da giornali, radio e tivù di tutto il mondo. Dalla Rai a Mediaset, dalla Repubblica al Resto del Carlino, per fare il giro del globo con il National Geographic, dalle emittenti Giapponesi fino a quelle Americane. Lo stesso Ducci ha seguito e parlato con i grandi del cinema che sono stati a girare scene tra le mummie di Urbania: da Totò a Philippe Leroy, da Lattuada a Castellani, fino a Ugo Gregoretti, solo per citarne alcuni.
La città di Urbania lo ricorderà per sempre.


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