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FANO: recuperati mezzi e motori marini rubati. Individuati gli ultras anconetani responsabili di aggressioni lo scorso 13 agosto e arrestato rapinatore di banche

Il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Fano, nei giorni scorsi ha concluso operazioni in vari settori di intervento, conseguendo significativi risultati. In particolare:
Recupero di 16 motori marini e di due furgoni.
Come noto, il furto di motori marini, consumato presso il rimessaggio o direttamente sulle imbarcazioni ormeggiate in porto, è un fenomeno in aumento nel corso negli ultimi tempi. Si tratta di un reato, spesso consumato da gruppi criminali specializzati e bene organizzati, che provoca danni ingenti ai proprietari dei natanti, sia per il valore intrinseco del motore che per i danni causati durante le operazioni di asportazione. Per tali motivi la Polizia di Stato e la Capitaneria di Porto, pongono una particolare attenzione nella prevenzione e repressione, curando il coordinamento e la cooperazione fra le due Forze di Polizia sia nella vigilanza e nei controlli che nelle fase delle investigazioni mirate all’identificazione degli autori dei furti.

Motoria marini rinvenuti a Fano

Motoria marini rinvenuti a Fano

In tale contesto, anche a seguito dell’allarme lanciato dalla Capitaneria di Porto di Pesaro la Questura ha predisposto specifici servizi di vigilanza a e controllo con il coinvolgimento sia della Sezione Volanti che della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Fano.
Proprio in quest’ambito gli Agenti del Commissariato di Fano, nel pomeriggio del 10 novembre, hanno individuato un autocarro risultato rubato nella notte precedente in una ditta di Pesaro, lasciato parcato in zona Fenile a Fano.
Il successivo controllo all’interno del cassone del mezzo, ha portato al rinvenimento di  16 motori marini, per un valore di oltre 50mila euro, provento di furti consumati nella stessa nottata ai danni di due depositi nautici ubicati sempre a Pesaro. Nella circostanza i ladri, dopo aver forzato cancelli e portoni d’accesso e messo fuori uso i sistemi di sicurezza, hanno provveduto a caricare i motori con ogni probabilità direttamente sul furgone appositamente rubato, utilizzando un carrello reperito sul posto.
L’autocarro è stato poi abbandonato dai malviventi con ogni probabilità in quanto pressati dalle immediate ricerche attivate dalla Polizia, successivamente alla segnalazione dei furti. Sia i motori che il veicolo dono stati riconsegnati ai legittimi proprietari.
Già alcuni giorni prima, i poliziotti del Commissariato, nel corso di uno specifico servizio finalizzato al contrasto dei furti in attività commerciali site nella zona industriale di Fano, dove era stata segnalata in ripresa del fenomeno, ha notato, parcheggiato in  via Mattei, un furgone Mercedes, nei cui pressi stazionavano tre persone incappucciate che, alla vista degli Agenti, si sono dileguate a piedi scavalcando una recinzione. Il furgone è risultato poi essere frutto di un furto consumato nel  mese di marzo a Verona. All’interno del mezzo sono stati rinvenuti arnesi atti allo scasso, fra cui un frullino, un piede di porco, cacciaviti, mazze e cesoie. E’ apparso evidente, pertanto, che i tre soggetti  si stessero predisponendo ad effettuare un “colpo” in una delle aziende o esercizi commerciali presenti in zona.

Arresto di un rapinatore Catanese di banche
Nella giornata di ieri gli Agenti del Commissariato di Fano hanno tratto i arresto un 42enne originario della zona di Catania, ma domiciliato a Fano, a seguito dell’emissione nei suoi confronti di un provvedimento di esecuzione della pena detentiva di 5 anni e 4 mesi emesso dall’Autorità Giudiziaria pesarese, in quanto riconosciuto colpevole di numerose rapine a danno di istituti bancari consumate negli anni 2012 e 2013 a Pesaro e nella vicina Emilia Romagna. Nella circostanza gli stessi investigatori del Commissariato hanno condotto le indagini assieme alla Squadra Mobile di Pesaro.Polizia di Sato
Denunciati 10 tifosi anconetani coinvolti in scontri il 13 agosto a Fano
Il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di P.S. di Fano, ha denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 10 tifosi della squadra di calcio U.S. Ancona, 8 dei quali residenti nel Capoluogo Dorico e 2 a Ferrara, di età compresa fra i 20 ed i 40 anni, ritenuti responsabili dei reati di porto non giustificato di strumenti atti ad offendere, lancio di fumogeni ed altri artifizi esplodenti, uso di caschi ed altri strumenti atti ad impedire il riconoscimento, danneggiamento aggravato e resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale, in occasione degli scontri verificatisi il 13 agosto scorso, a margine dell’incontro di calcio Alma Juventus Fano/U.S. Ancona 1905, tenutosi presso lo stadio Mancini di Fano.
In particolare nella circostanza, un gruppo di ultras della squadra ospite, travisati con caschi e cappucci ed armati di bastoni e spranghe, hanno assalito alcuni supporters locali all’interno di un bar ubicato nei pressi dello stadio, facendoli anche oggetto di un lancio di fumogeni e petardi. L’aggressione era stata interrotta dal pronto intervento dei contingenti della Polizia di Stato.
Le successive e laboriose indagini condotte dagli Agenti del Commissariato di P.S. di Fano, hanno consentito di ricostruire non solo le varie fasi dell’aggressione, realizzata con una dinamica accuratamente predeterminata, che prevedeva, fra l’altro, l’utilizzo di petardi e fumogeni proprio allo scopo di creare confusione ed aumentare così le potenzialità di offesa del blitz, ma anche e soprattutto di identificare 10 appartenenti alla tifoseria organizzata anconetana, che sono stati denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria e, nei cui confronti, sono state avviate le procedure per l’applicazione del divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni sportive.


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