La grandezza del web, lo spettacolo della tv…dal 2009

Il Pd provinciale apre l’area sanità. Gostoli: “E’ arrivato il tempo di fare”

Giovanni Gostoli, segretario provinciale Pd ph.Luca Toni

Il Pd provinciale riapre l’area tematica salute e sanità, un gruppo di lavoro per contribuire dal basso ai processi di riforma sociosanitari. L’area tematica sarà gestita dal segretario provinciale democrat Giovanni Gostoli, come annunciato l’altra sera al primo incontro che si è tenuto a Pesaro: “La sanità è il tema più importante per i cittadini e una delle sfide principali del nuovo governo regionale, da essa passa una buona parte del recupero di fiducia nelle istituzioni, e quindi la cosa più giusta è che a guidare l’area tematica sia chi nel partito ricopre la responsabilità più importante”.

Un primo appuntamento della “cabina di regia” che affiancherà il segretario provinciale, circa trenta persone, ha visto la partecipazione di tutti i territori della provincia, tra segretari delle unioni comunali e coordinatori di zona, amministratori e professionalità che vogliono mettere a disposizione tempo e capacità sui temi sociosanitari.

“In sanità c’è tanto da fare più che da discutere: è finita la stagione delle chiacchiere, adesso è venuto il tempo delle scelte” – così ha aperto Gostoli – “La partecipazione dei territori è indispensabile, ma deve essere vissuta in modo nuovo: al centro ci sono i bisogni dei cittadini che si affrontano non con battaglie di campanile, ma con un armonizzazione della rete e del sistema dei servizi a livello provinciale”

Equità distributiva, accessibilità dei servizi, presa in carico del paziente sono le parole chiave. “Prima di tutto c’è la sicurezza dei cittadini: garantire un sistema di primo intervento diffuso, dalla costa alle aree interne, capace di intervenire con tempestività nei casi di emergenza. Poi migliorare la qualità delle strutture ospedaliere per acuti, offrire servizi accoglienti e più vicini per le post acuzie, e infine, una maggiore attenzione al tema delle malattie croniche”.

“C’è bisogno di aggredire la mobilità passiva: oltre 30 milioni di euro che la Regione Marche paga quando un pesarese decide di andare a curarsi in un’altra regione – ha aggiunto Gostoli – Per fare questo occorre ridurre le liste di attesa, realizzare il nuovo ospedale provinciale tra Pesaro e Fano, armonizzare il sistema organizzativo dei servizi nei territori attraverso le Case della Salute e investendo nell’Ospedale di Urbino. Per ultimo, dopo aver rafforzato la sanità pubblica occorre aprire anche una diversa visione collaborativa con il privato, senza pregiudizi ideologici”.

Giovanni Postoli, segretario provinciale Pd  ph.Luca Toni

Giovanni Postoli, segretario provinciale Pd
ph.Luca Toni

“Marche Nord è un’esperienza che deve andare avanti – precisa il segretario provinciale – “ma il processo di integrazione deve uscire dalla fase di transizione e l’unico modo è fare il nuovo ospedale provinciale. Per fare un passo avanti occorre che Pesaro e Fano discutano insieme come una grande città. Chi pensa di tornare indietro ai due vecchi ospedali è irresponsabile, significa ripartire da zero per lasciare la situazione in questo modo e non fare niente. Per questa ragione vogliamo mandare un messaggio a Ceriscioli: per il Pd provinciale più del luogo è importante fare il nuovo ospedale provinciale”.

E’ opinione del segretario provinciale, ma anche di coloro che sono intervenuti alla discussione che sul sito la soluzione giusta sia quella di ripartire dalle valutazioni tecniche e dalle scelte già condivise in passato da Regione e Provincia, nonché ampiamente discusse nelle conferenza provinciale dei sindaci e nei consigli comunali delle grandi città.

“A breve organizzeremo un’assemblea provinciale Pd insieme a Ceriscioli” – ha concluso Gostoli delineando la road map – “Per poi andare a discutere in tutti i territori. Stare vicini ai nostri sindaci e amministratori, condividere i passaggi per essere protagonisti della riforma. La sfida è tra una destra che parla, fomentando paure per qualche voto in più, e chi come noi vuole fare per cambiare in meglio il sistema sociosanitario”.


Leave a comment

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*