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Ospedale di Sassocorvaro: la nota del Sindaco Daniele Grossi

I Sindaci davanti l'ospedale Lanciarini. Foto di repertorio

La mezzanotte del 31 dicembre segna una data cruciale per gli ospedali Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone ma la situazione non è ancora del tutto nitida. Il Sindaco di Sassocorvaro avvisa che già dai primi giorni del 2016 sarà, con altri sindaci, nell’ufficio del Presidente Luca Ceriscioli per chiedere il mantenimento delle promesse. Ecco la nota diffusa da Grossi.

“Dopo mesi di attesa arrivano le risoposte “scritte” sul futuro dell’ospedale di Sassocorvaro, un futuro precario e incerto. La richiesta dei sindaci dell’entroterra era stata chiara e funzionale al territorio, e dopo l’incontro avuto con il Presidente Ceriscioli si sono accese le speranze e le buone aspettative per l’Ospedale di Sassocorvaro. Da quell’incontro i Sindaci del territorio sono tornati nei propri comuni con forti speranze per i servizi che sarebbero stati garantiti per il nostro territorio. I sindaci dell’entroterra, tutti, in maniera unitaria hanno detto “No” al riordino sanitario e all’attuazione della 735, una riforma che avrebbe penalizzato e messo in crisi i servizi sanitari in una zona disagiata come la nostra, inoltre sono state presentate diverse istanze per l’accoglimento del decreto Balduzzi per salvaguardare un territorio montano e disagiato come il nostro. Ad oggi non sono seguite risposte e delucidazioni. Nell’incontro avuto con il Presidente erano state concordate le modifiche al DGR 735 modifiche e promesse che non sono state mantenute nelle successive determine e delibere 1183, 914, 916 del 22 e 24 Dicembre.

I Sindaci davanti l'ospedale Lanciarini. Foto di repertorio

I Sindaci davanti l’ospedale Lanciarini. Foto di repertorio

Per l’Ospedale di Sassocorvaro è stato promesso un punto di primo intervento garantito H24 dal medico ospedaliero, capace di garantire un servizio di emergenza-urgenza impeccabile, inoltre ai 30 posti letto attualmente disponibili nel reparto di medicina che sarebbero stati destinati ad una medicina territoriale di base, capace di accogliere pazienti post acuti e cure intermedie per soddisfare a pieno i bisogni del territorio, con la possibilità di ricovero immediato e diretto da parte del medico di condotta. Purtroppo le determine rispondono solo in parte alle nostre richieste, i 30 posti di cure intermedie non potranno garantire e soddisfare le richieste e I bisogni del territorio (lungodegenza e postacuzie).

Non possiamo e non dobbiamo accettare queste condizioni, le volontà espresse dal presidente sono altre, la sua visione sulla struttura di Sassocorvaro è quella del potenziamento e del mantenimento di tutti I servizi per l’intera comunità dell’entroterra, considerate la nostra posizione marginale e disagiata, una zona ritenuta da lui stesso zona strategica per contrastare la mobilità passiva.
I Sindaci hanno chiesto un altro incontro con il Presidente e i responsabili del servizio sanitario regionale per risolvere questa delicata situazione che si è venuta a creare, e per garantire i servizi necessari per tutto il nostro territorio.”


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