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Da Sant’Ippolito a SanRemo il recordman dell’atletica leggera Peppe Ottaviani

Giuseppe Ottaviani con Carlo Conti sul palco dell'Ariston

Ha fatto il suo ingresso alle 20:38 sul luccicante palco dell’Ariston, lui è un recordman tutto made in PU:è Giuseppe Ottaviani, detentore del record dei 60 metri in 12secondi e 28 primi, salutando tutti i più giovani di lui.
Un’esempio più unico che raro, visibile l’emozione che non ha placato la sua spontaneità.
Alla domanda del padrone di casa Carlo Conti, sulle sue attività sportive risponde: “Mi alleno 3 volte alla settimana con mia moglie-qui una risata che parte dalla platea- in palestra”, specifica.
5 record mondiali e 3 nazionali e ancora tanti obiettivi da raggiungere.
Un passato da sarto e in Areonautica nel periodo del militare, ma è nel 1980 che decide di rispolverare la sua passione sportiva, ma non in poltrona bensì sul campo, quello di Fano.
Peppe Ottaviani, 100 primavere il prossimo 20 maggio, ha svelato qualche segreto per una vita longeva:
“L’amore per Alba, mia moglie e quello di fare le cose con gioia, come lo sport perché lo sport è gioia”.
Ma anche quello per l’insalata:” Se non c’è l’insalata io non mangio, è la prima cosa che cerco a tavola”. Ma è la curiosità è il suo pane quotidiano. Il 26 novembre, in un’eccezionale ed emozionante lezione del corso di Scienze Motorie all’Università di Urbino, che ha avuto Ottaviani come professore d’eccezione, aveva raccontato della sua naturale curiosità che oggi, grazie al computer non ha limiti, spiegando della personalissima ricerca che stava compiendo sulle proprietà del basilico. Questa sera sul palco più prestigioso della televisione italiana ha detto:”La curiosità è l’essenziale del sapere. Il computer è un amico.”
Una vita all’insegna della ginnastica dunque: lo sport per il fisico, la curiosità per la mente e l’insalata per lo stomaco.


Tutti cantano Sanremo lo slogan del Festival e, qui, inevitabile la domanda da parte di Conti:”Qual’è la tua canzone di Sanremo?”
Ridendo, Ottaviani risponde:”E’ un brano di ieri, di quando ero giovane, nel ’53, Vecchio Scarpone.” Brano che ha poi intonato.
Prima di lasciare il palco un omaggio a Carlo Conti:”
Nello sport si viene premiati con una medaglia e tu hai fato una grande cosa per lo sport, ecco, questa è la medaglia della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) per te.”
Nello spazio dedicatogli dalla Rai non è mancato un saluto agli amici e ai meno amici del suo paese, Sant’Ippolito.


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