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CNA (PU): piccole e medie imprese, lieve crescita dell’occupazione a livello nazionale Ma la provincia di Pesaro e Urbino fatica ancora

Moreno Bordoni, segretario CNA Pesaro e Urbino ph.LucaToni

Sul fronte dell’occupazione segnali positivi arrivano dalle micro e dalle piccole imprese. A marzo, l’incremento dei posti di lavoro rispetto a febbraio ha segnato un +0,4 per cento. Su base annua l’aumento è del 2,5 per cento. Lo rileva l’Osservatorio Mercato del Lavoro CNA, curato dal Centro Studi della Confederazione, che analizza mensilmente l’andamento dell’occupazione in un campione di 20.500 micro e piccole imprese con 125mila dipendenti.

L’incremento è frutto del consolidamento dell’occupazione. A determinarlo, il forte calo delle cessazioni (-15,7 per cento) che ha neutralizzato e superato il calo delle assunzioni (-13,8 per cento).

L’aumento dell’occupazione nelle micro e piccole imprese nel primo trimestre di quest’anno (+2,5 per cento) scaturisce principalmente dai contratti a tempo determinato (+63,3 per cento dello stock) e dai contratti di apprendistato (+14,1 per cento dello stock). In calo risultano, invece, gli occupati con contratto a tempo indeterminato (-2,3 per cento) e con altre tipologie contrattuali (-23,9 per cento).

Dall’introduzione delle ultime riforme del mercato del lavoro l’occupazione nelle micro e piccole imprese non è mai stata così elevata: dal dicembre 2014 a marzo scorso il numero degli occupati è aumentato del 4,3 per cento.

Moreno Bordoni, segretario CNA Pesaro e Urbino ph.LucaToni

Moreno Bordoni, segretario CNA Pesaro e Urbino ph.LucaToni

“Purtroppo – commenta il segretario provinciale della CNA, Moreno Bordoni – il dato in provincia di Pesaro e Urbino è ancora più fievole e si aggira attorno ad uno 0,2%. Colpa di una crisi che qui ha colpito più duramente che altrove e che ha lasciato sul campo conseguenze pesanti, soprattutto in alcuni settori: edilizia, mobile, nautica, trasporti ed in alcuni casi meccanica. La ripresa vera e propria appare ancora lontana anche se qualche accenno di inversione del trend si sta proponendo in questi ultimi mesi. Ripresa leggera per l’export ed anche per un settore strutturale come il mobile.
Indubbiamente le misure approvate per garantire la ripresa dell’occupazione hanno dato un contributo anche alle nostre aziende. Ma per una ripresa vera e propria occorrerà ben altro”.
Secondo il segretario provinciale della CNA di Pesaro e Urbino, nell’agenda del Governo e delle istituzioni locali al primo posto ci devono essere provvedimenti che consentano la ripresa dell’economia. Non si tratta di aiuti; quello che serve sono veri e propri investimenti strutturali. Infrastrutture, servizi, ricerca, forme di garanzia del credito”


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