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Confesercenti: con ‘Porco e legumi’ il buon Montefeltro a tavola

Presentazione di "Porco e Legumi", 9 febbraio 2017

Si chiama ‘Porco e legumi’ l’iniziativa promossa da Confesercenti, Compagnia del Montefeltro, Consorzio dei legumi di San Sisto, Camera di Commercio di Pesaro e Urbino e Slow Food Urbino che propone un viaggio enogastronomico nel ‘buon Montefetro’: tra norcini, ceci e lenticchie, in 12 ristoranti tra costa ed entroterra. A tavola, infatti, sarà possibile gustare menù completi a base di carne di maiale prodotta e commercializzata dalle norcinerie del Montefeltro, in abbinamento ai preziosi legumi di San Sisto a prezzi promozionali che comprendono le bevande e una confezione omaggio dei legumi di San Sisto. “Abbiamo pensato di regalare i nostri legumi a tutti coloro che parteciperanno alle serate, per far conoscere il nostro prodotto e promuoverne il consumo oltre che nei ristoranti anche a casa – spiega Risiero Severi, responsabile del Consorzio – i legumi rappresentano infatti un alimento completo, perfetto in abbinamento con la carne, ma ottimo anche da solo, sia in termini di gusto, sia da un punto di vista nutrizionale”.
Sarà possibile gustare i menù del ‘buon Montefeltro’ nei seguenti ristoranti (in tutte le serate la cena avrà inizio alle ore 20.00 – è consigliata la prenotazione): Braverja (Urbania) – Venerdì 17 febbraio; Le Fontane (Cagli) – Venerdì 24 febbraio; Vini e Crostini (Pesaro) – Mercoledì 1 marzo; Typo (Pesaro) – Giovedì 2 marzo; Montelippo (Colbordolo) – Venerdì 3 marzo; La Canonica (Casteldimezzo) – Venerdì 10 marzo; La Peppa (Fano) – Mercoledì 15 marzo; Frantoio del Trionfo (Cartoceto) – Venerdì 17 marzo; El Mascaron (Fermignano) – Giovedì 23 marzo; La Palomba (Mondavio) – Venerdì 24 marzo; Piccolo Mondo (Villagrande di Mombaroccio) – Venerdì 31 marzo; Villa Piccinetti (Roncosambaccio) – Giovedì 6 aprile.
I piatti in menù saranno arricchiti dalla corposità dell’olio ‘Agape’ di Sassocorvaro un’azienda familiare che opera nel Montefeltro sin dal 1955 e che oggi, grazie alla passione di Nilvana, Laura e Max, continua il suo percorso di qualità producendo un extravergine di oliva dal sapore fruttato intenso, che ha ottenuto molteplici riconoscimenti e menzioni a livello nazionale ed internazionale. Ad accompagnare i piatti in tavola anche la bontà dell’olio dell’Azienda Agricola ‘Galiardi’ di Cartoceto, azienda nata nel 2000 e che, da sempre, lavora nel rispetto della tradizione e del territorio in un contesto produttivo al passo con i tempi.

Presentazione di “Porco e Legumi”, 9 febbraio 2017

A tavola ricette ‘importanti’ che esaltano al meglio l’abbinamento tra maiale e legumi. Tra queste la terrina di lenticchie di San Sisto e cotechino, le tagliatelle fatte in casa tirate al mattarello con ceci, pecorino di fossa e olio extra vergine di oliva, i bocconcini di maiale allo zafferano con ceci e rosmarino, le costine aromatizzate del Montefeltro con lenticchie di San Sisto e un’invitante spalla in porchetta con purè di ceci e lenticchie all’uccelletto. “Abbiamo voluto nuovamente mettere al primo posto la qualità a tavola che è sempre il risultato di due fattori: la professionalità del ristoratore e la bontà delle materie prime – spiega Giorgio Bartolini direttore Confesercenti Montefeltro – in questo senso la collaborazione di Slow Food all’iniziativa è per noi un riconoscimento importante e per i consumatori una ulteriore garanzia. Ogni serata sarà introdotta da Otello Renzi, gastronomo e sommelier, che illustrerà ai presenti le caratteristiche dei piatti in menù e le peculiarità dei vini in abbinamento”. “Slow Food Urbino ha scelto questa volta di patrocinare solamente le iniziative svolte dai ristoranti che utilizzeranno i prodotti di eccellenza marchigiani già selezionati da Slow Food -aggiunge Giulio Lonzi presidente Slow Food Urbino- quali, ad esempio, il ‘suino della Marca’ certificato ‘Agrifactory’, azienda pilota del progetto della Regione Marche ‘I legumi di San Sisto’ e l’extravergine ‘Galiardi’ già presente nella guida olii extravergini d’Italia Slow Food. Con questa particolare modalità Slow Food cerca maggiormente di coinvolgere i ristoratori, indirizzandoli ad utilizzare prodotti ‘buoni, puliti e giusti’”.


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