La grandezza del web, lo spettacolo della tv…dal 2009

Associazione riatoratori Pesaro e Urbino: Pasqua fuoricasa all’insegna dell’ottimismo

Associazione ristoratori Pesaro e Urbino

I dati Fipe:
• presenze in crescita dell’1,5%?• 1 ristorante su 4 quest’anno non servirà agnelli e capretti?• Le festività a primavera inoltrata favoriscono previsioni positive: per il pranzo della domenica al ristorante si prevedono 3,7 milioni di clienti, in crescita rispetto al 2016?• Prevale il menù a pacchetto (71,8%) composto in media da 6 portate ad un prezzo medio di 50 euro. Permane nelle proposte un forte legame con la tradizione (67,1%) ma crescono i ristoranti “lamb free” (1 su 4), con prodotti bio e a filiera corta (40%).
• Ben il 30,4% dei locali proporrà menù specifici per i bambini ad un prezzo medio di 22 euro?• Trionfo delle prenotazioni via mail e online (72,7%) rispetto alla classica telefonata
Pasqua alta, alto l’ottimismo. Questo il quadro evidenziato dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi e condiviso dalla Associazione Ristoratori-Confcommercio che prevede per le giornate del 16 e 17 aprile un incremento delle presenze nei ristoranti del Belpaese dell’1,5% rispetto al 2016. “Un risultato soddisfacente – commenta Marco Arzeni Segretario di Fipe-Confcommercio provinciale – favorito dal calendario di quest’anno che posiziona le festività pasquali a primavera inoltrata, in un periodo di gite fuoriporta. Tra i dati più interessanti emersi dalle rilevazioni dell’Ufficio Studi si segnala la crescente attenzione riservata a proposte di menù a filiera corta, con prodotti biologici e stagionali, che quest’anno riguarderanno ben il 40% dei ristoranti, insieme ad una maggiore sensibilità verso menù in cui si farà a meno di piatti a base del tradizionale agnello, anche se nel nostro territorio le tradizioni sono molto sentite anche a tavola “.

Associazione ristoratori Pesaro e Urbino

I dati per il giorno di Pasqua?La Pasqua “alta” genera fiducia nei ristoratori. Quest’anno i ristoranti in attività saranno il 92,6% del totale contro il 91,2% dell’anno scorso, e il maggiore ottimismo si traduce in un saldo positivo (+2,6%) tra ristoratori ottimisti (14,3%) e pessimisti (11,7%) sulla clientela da servire per il pranzo di Pasqua. Per il pranzo di domenica 16 aprile si prevedono 3,7 milioni di clienti, in aumento dell’1,5% sul 2016. ?Per quanto riguarda la tipologia di clientela, circa il 45% delle persone che pranzeranno fuori casa sono turisti, principalmente italiani. ?Per quanto riguarda il menù a Pasqua prevalgono le proposte a pacchetto (71,8% del totale), composto indicativamente da 6 portate ad un prezzo medio di 40/50 euro, in lieve aumento sul 2016. La spesa prevista, prendendo quel prezzo come riferimento, è di 182 milioni di euro. Particolare attenzione verrà riservata inoltre a bambini e famiglie: ben il 30,4% dei ristoranti propone menù ad hoc per i più piccoli ad un prezzo medio di 22 euro. Parlando nello specifico delle tipologie di piatti, il menù tipo si caratterizza per un forte legame con la tradizione (67,1%), con piatti tipici del periodo pasquale, anche se quest’anno si segnala la crescita dei ristoranti che non serviranno piatti a base di agnello e capretto (1 su 4). Ampio spazio sarà dato anche a menù a filiera corta e con prodotti biologici (40%). Per 1 ristorante su 3 infine i menù saranno contraddistinti da reinterpretazioni creative della gastronomia locale.


Leave a comment

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*