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Bonus giardini, per CNA Pesaro e Urbino una grande opportunità per imprese e cittadini

Per l’associazione anche la conferma dell’ecobonus permetterà alle aziende di lavorare e assumere

Giardino

Anche il cosiddetto bonus giardini, approvato recentemente dal Governo, potrà trasformarsi in una buona opportunità non solo per i cittadini ma anche per le imprese del settore della manutenzione del verde e per quelle dell’impiantista e dell’edilizia. Il bonus per giardini e terrazzi privati, previsto dalla la legge di Bilancio, prevede infatti una detrazione del 36% sulle spese dedicate a giardini, terrazzi, balconi. Gli interventi riguarderanno soprattutto ville, villini e palazzi di pregio ma anche normali condomini. L’importo massimo di spesa consentito in un anno per usufruire del bonus è di 5mila euro.

 

Il nuovo bonus verde per balconi, giardini e terrazzi va ad integrare le detrazioni attualmente esistenti (50% e 65%) le quali coprono solo gli interventi sugli edifici ma non il verde urbano. Ecco perché il nuovo sconto viene destinato anche alla sistemazione a verde «di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni». Si tratta, in particolare, di terrazzi, balconi e giardini condominiali. Ma anche giardini pensili e coperture, messa a dimora di piante e arbusti. La detrazione spetterà anche per le spese condominiali: anche in questo caso si applica il tetto massimo di 5mila euro per unità. Il bonus copre anche le spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. “Si tratta di un ottimo provvedimento, commenta Fausto Baldarelli, responsabile di CNA Costruzioni – che consente a molte imprese della manutenzione, dell’impiantistica e dell’edilizia, di poter effettuare lavori di sistemazione degli spazi verdi che in provincia i Pesaro e Urbino, non mancano. Soprattutto nelle proprietà private”.

Giardino

E anche sull’ecobonus del 65%, CNA Costruzioni esprime un giudizio positivo. “La legge di Bilancio 2018 lo conferma. La detrazione resta ferma al 65% e viene prorogata fino al 31 dicembre del 2018 comprendendo gli investimenti di efficientamento energetico di singole unità immobiliari. Resta ferma anche la detrazione del 50% per le ristrutturazioni. Pur con una revisione della struttura delle aliquote. Alcune tipologie di investimento, cioè, transitano dal 65 al 50%: sostituzione di infissi e schermature, ma anche caldaie a condensazione e a biomasse”.

“Per noi si tratta di un provvedimento che consente alle nostre imprese non solo di poter lavorare e creare nuovi posti di lavoro, ma di contribuire alla costruzione di un paese e di un territorio più sicuro, dove si guarda con attenzione e rispetto all’ambiente, al risparmio energetico, alla efficienza degli interventi e alla sicurezza sociale”.


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